| nencia85 |
| | A me hanno parlato bene de "L'eleganza del riccio" e di "Second Hand" (ce li ho, ma li devo iniziare): - "L'eleganza del riccio" di Barbery Muriel : Parigi, rue de Grenelle numero 7. Un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant... dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Ma tutti nel palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l'ambiente che la circonda. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro, si incontreranno solo grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée. - "Second Hand. Una storia d'amore" di Michael Zadoorian: Mentre tutto il mondo è a caccia di novità ipertrendy e ipertecno, Richard è a caccia di cose "già vissute", che qualcuno non vuole più. Le fiuta, le scova, le vende, con l'entusiasmo di chi ha appena scoperto la luna. Uno stereo quadrifonico a otto piste. Una tuta da bowling anni Cinquanta. Un fermatovagliolo a forma di Cascate del Niagara. Nella sua vita, per il resto, non accade molto. Poi, di colpo, accade tutto. Muore la madre: manco a farlo apposta, gli lascia una montagna di oggetti e un pacchetto di foto scattate dal padre che gli fanno cambiare radicalmente idea sui genitori. E nel Satori Junk, il suo negozio, si materializza una ragazza meravigliosa, una vera e propria "dea del riuso": Theresa. Per lavoro e per missione, lei recupera animali abbandonati e li accoglie in un rifugio. Ma il rifugio è strapieno, nessuno li adotta, e lei è costretta, con profondo dolore, a "eliminarli". Richard è il romanticismo in persona, ma facilmente si imbozzola nel suo mondo di oggetti. Theresa è bizzosa, umorale, eterna indecisa... Giornate di miele si alternano a fasi di pura tempesta.Second Hand è un libro per chi crede di essere senza speranza. Per chi crede che la propria sia un’esistenza destinata alla solitudine, alla reiterazione di meccanismi vuoti - lavorare, tornare a casa, mangiare, guardare un po’ di televisione, dormire, lavorare - senza via di scampo. Senza esser tuttavia una favola. Perché Second Hand ci racconta di persone fatte di carne ed ossa, che combattono la sofferenza circondandosi di oggetti abbandonati da altri a cui dare un nuovo impiego, mettendosi addosso abiti più o meno belli, più o meno usati ma sempre degni di nota; di persone che hanno un po’smarrito i propri sogni, che si sono arrese al reale, senza per questo credere che la vita non possa riservare sorprese. Perché la gioia, la bellezza della condivisione, la bellezza di un altro essere umano sono dietro l’angolo che ci sorridono di un sorriso a cui non sappiamo resistere. Lasciati andare, non sarà facile, per niente, ma tu lascia che sia. Questo il messaggio, da afferrare al volo. Poi di quelli che ho letto ti potrei consigliare: - "Murata viva. Prigioniera della legge degli uomini" di Leila: È mezzanotte. Leila, giovane marocchina cresciuta in Francia, sta dormendo nella piccola stanza che condivide insieme ai fratelli, quando la madre la sveglia. Le ordina di mettersi il suo vestito più bello e di preparare il tè per l'uomo seduto sul divano della sala: lo deve accogliere come fosse un re. Leila non lo conosce. Eppure tra pochi giorni quell'uomo diventerà suo marito. Perché così ha deciso suo padre e, se lei oserà ribellarsi, la punizione sarà terribile. Questa è la tradizione, quella stessa tradizione che vieta a Leila di andare al cinema, di uscire con le amiche o anche solo di parlare con un ragazzo. Poche settimane dopo tutto è pronto: 'l'affare' è stato concluso. Bella come una principessa delle Mille e una Notte, Leila, in caftano bianco, è costretta a sposarsi e a offrire il suo corpo a Mussa, che mira solo a ottenere la cittadinanza francese. Per Leila è l'inizio di un incubo. Suo marito la tratta come una schiava, la picchia, la umilia. Per tre volte Leila tenta il suicidio. Solo la nascita di suo figlio Ryad le dà la forza di ribellarsi e di sfidare la tradizione. A costo di essere ripudiata per sempre dalla famiglia, Leila chiede la separazione. Ora racconta al mondo la sua storia. A rischio della vita.- "Mille splendidi soli" di Khaled Hosseini: A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua "kolba" di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l'arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una "harami", una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L'unica cosa che deve imparare è la sopportazione. Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra. Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall'intreccio di due destini, una storia che ripercorre la storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora l'unica salvezza. - "Io e Marley" di Grogan John: Quando John e Jenny, una giovane coppia della Florida, decidono di adottare un cane per fare pratica come genitori non si immaginano quale uragano sta per abbattersi sulla loro casa. Marley, un Labrador giallo, da adorabile cucciolo si trasforma immediatamente in un gigante maldestro che si lancia attraverso le porte a zanzariera, distrugge le pareti, sbava sugli ospiti, ingurgita qualsiasi cosa attiri la sua curiosità, dai gioielli ai divani, e fugge dai bar tirandosi dietro il tavolino. Insomma, è la vergogna della scuola di addestramento e la disperazione del suo veterinario, che non sa più quale tranquillante prescrivergli. Ma Marley ha anche un cuore puro e innocente. Come rifiuta ogni limite imposto alla sua esuberanza, così la sua lealtà e il suo attaccamento sono infiniti, e la sua allegria devastante ma contagiosa sa riconquistarsi ogni volta l'affetto dei padroni. Questo libro è la sua storia, le gesta di una "persona non umana" che ha condiviso le gioie e i dolori della famiglia mentre questa cresceva, se n'è sentito parte anche nei periodi in cui nessuno voleva più saperne di lui e soprattutto è stato, per tutta la sua esistenza, un distruttivo, insostituibile, commovente esempio d'amore e fedeltà. Quest'ultimo lo adoro!La serie "I love Shopping" quindi è carina? Non mi ispirava tanto, però da quello che dite..mi sa che proverò
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