Iniziamo il nostro viaggio nel mondo delle pietre...spero di essere abbastanza chiara e se ci sono dubbi chiedete pure
AMETISTA
Un po’ di storia: Il nome Ametista deriva dalla parola greca “Amethystos” che può essere tradotta letteralmente come “non ubriaco”, infatti sin dall’antichità l’ametista era considerata un antidoto contro l’ubriachezza e veniva indossata come amuleto.
La leggenda sull’origine dell’ametista narra che Dionisio un giorno fu offeso da un semplice mortale. Per questo motivo giurò di vendicarsi sul primo mortale che avesse incrociato sul suo cammino e perciò creò delle tigri feroci.
Un giorno passò Ametista, una giovane fanciulla che andava a pagare il suo tributo alla Dea Diana la quale la trasformò in una statua di quarzo puro e cristallino per proteggerla dalle tigre feroci. Dionisio, vedendo la bellissima statua, pianse lacrime di vino per il rimorso delle sue azioni. Con le sue lacrime macchiò la statua e da ciò deriva il colore viola dell’ametista.
Nel medioevo era molto utilizzata come ornamento delle chiese cattoliche e non in quanto si pensava che simboleggiasse il celibato. Infatti, ancora oggi, molti vescovi indossano anelli con l’ametista.
In Tibet l’ametista è considerata sacra a Budda e spesso i rosari sono fatti proprio con questa pietra.
Famiglia: Berillo
Classe: Ossidi (gruppo dei quarzi)
Colore: dal lilla pallido al viola intenso
Dove si trova: Urali, Brasile, Afghanistan, Madagascar, Siberia.
Come riconoscerla: l’ametista è la varietà di quarzo più conosciuta e più comune. Presenta un colore violaceo dovuto alla sostituzione di atomi di silici con quelli di ferro. E’ la pietra più imitata spesso con il vetro che però, se osservato al microscopio, presenta delle minuscole bollicine d’aria.
Le ametiste alla temperatura di 400-500°C diventano dei quarzi citrini.
Disturbi del corpo: l’ametista è indicata per curare:
- alcolismo;
- diabete;
- dolori nevralgici;
- emicrania;
- epilessia;
- infiammazioni della ghiandola del timo, della ghiandola pituitaria;
- iperattività;
- squilibri ormonali;
- infiammazioni del pancreas;
- malattie del sangue;
- pressione sanguigna troppo bassa;
- debolezza del sistema immunitario;
- disturbi del metabolismo;
- disturbi delle vie respiratorie;
- malattie della pelle;
- irregolarità della flora batterica
Disturbi della psiche: l’ametista stimola la consapevolezza spirituale, facilita la presa di coscienza ed è utile nei momenti di tristezza dovuti alla perdita di qualche caro e favorisce l’ispirazione, l’introspezione, la concentrazione e l’apprendimento.
Inoltre, può aiutare in caso di:
- incapacità di amare;
- allucinazioni;
- complessi di inferiorità;
- eccesso di rabbia;
- mancanza di concentrazione;
- eccesso di egoismo;
- mancanza di forza di volontà;
- isterismo;
- irrequietezza;
- manie;
- difficoltà nella meditazione;
- paura eccessiva;
- difficoltà a scuola;
- disturbi del sonno;
- incubi.
Come si usa: può essere portata costantemente addosso come ciondolo, collana o anche in tasca. In alcuni casi (come nei disturbi del sonno) è indicato porla sotto al cuscino. Per le terapie a livello fisico è consigliato tenere il minerale a diretto contatto con la zona indicata.